Troglodita

Cavalli affaticati e sofferenti con carrozza annessa, bici, bici in contromano, monopattini, taxi... tanti taxi, poi un fiume di turisti in ciabatte, insomma il centro di Firenze oggi è un suk colorato. Nelle strade strette, è dura anche salire sul marciapiede. La via, larga sì e no tre metri, è bloccata da un camion,  il cui autista lancia la merce da scaricare, all'interno del bar all'angolo. Ecco, mentre mi sforzo di mantenere un contegno, nonostante il gran caos e i 36 gradi Celsius, compare un camioncino nel senso di marcia opposto. Il tizio che lo guida ha il finestrino abbassato, il gomito appoggiato fuori e la sigaretta in bocca, molto anni '80, direbbe Giulia. Ma cosa urla? E, soprattutto, a chi?  Lui deve passare e io occupo il marciapiede, dove lui deve salire con le ruote del mezzo. Educata e allibita resto silente e mi sposto. Ancora è un mistero ma pare che nel mio DNA si annidino una manciata di geni nordici, che a volte - e solo a volte -  mantengono la situazione sotto controllo. Caro te,  il centro storico di Firenze è patrimonio dell'umanità o dei cavernicoli?